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E' ARRIVATO IL NUOVO BONUS MOBILI !!!



RISTRUTTURATE CASA ?

OTTIME NOTIZIE PER L’ACQUISTO DI NUOVI MOBILI ED ELETTRODOMESTICI.

Abbiamo la possibilità di sostituire i nostri vecchi mobili e elettrodomestici, ormai “andati” che ci fanno consumare un sacco di energia, con altri nuovi, belli ed efficienti  per un risparmio nel tempo davvero considerevole, usufruendo del nuovo          


Infatti il D.L. Casa prevede ora che il bonus sui mobili è svincolato dal costo della ristrutturazione che fate.
La detrazione del 50%, prevista da D.L., sarà riconosciuta su tutto l’importo speso per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici efficienti, anche nel caso in cui gli arredi costino più dell’intervento di ristrutturazione.
Ma per chiarire meglio facciamo un passo indietro:
Alla fine dell’anno scorso, la Legge di Stabilità per il 2014 ha introdotto un vincolo per poter usufruire del bonus. A partire dal primo gennaio 2014, data di entrata in vigore della legge, la detrazione massima è stata riconosciuta solo in presenza di ristrutturazioni costate più di 10 mila euro. In caso di arredi più costosi dei lavori, invece, la quota eccedente il prezzo della ristrutturazione non ha beneficiato di nessuna agevolazione.
In pratica a chi faceva un intervento di ristrutturazione ad esempio di 2000 euro, veniva agevolata una spesa per i mobili e per gli elettrodomestici fino ad un max di 2000 euro (cifra quindi vincolata a quella della ristrutturazione) sotto forma di detrazione  fiscale pari al 50% (ovvero 1000 euro in dieci rate annuali).


Con il “nuovo” BONUS MOBILI invece la detrazione del 50% viene calcolata in base al costo degli arredi senza più essere vincolata alla spesa della ristrutturazione, che deve però essere presente comunque.
E’un grande vantaggio per chi ha bisogno anche solo di una piccola manutenzione straordinaria , ( vedi post “Rumori Fastidiosi” )

Gli elettrodomestici che possono rientrare sono:
apparecchi di cottura, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, stufe elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, apparecchi per il condizionamento, ventilatori elettrici, radiatori elettrici.

Tra i mobili che rientrano ci sono:
credenze, apparecchi di illuminazione, tavoli, sedie, letti, comodini, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, divani, poltrone, materassi.
Il tutto compreso le spese per il trasporto e l’eventuale montaggio di quanto acquistato.

La detrazione però può essere richiesta solo in abbinamento ai seguenti interventi:

  • ·  manutenzione ordinaria1, ma solo se effettuata sulle parti comuni di un edificio residenziale (in questo caso viene agevolato unicamente l’acquisto di arredi per le parti comuni, come guardiole, appartamento del portiere, sala adibita a riunioni condominiali, lavatoi);
  • ·  manutenzione straordinaria2 sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali;
  • ·   restauro e di risanamento conservativo3 sulle parti comuni e sulle singole unità immobiliari;
  • ·   ristrutturazione edilizia4 sulle parti comuni e sulle singole unità immobiliari;
  • ·   interventi per il ripristino dopo eventi calamitosi anche se non rientranti nelle categorie precedenti, ma a patto che sia stato dichiarato lo stato di emergenza;
  • ·  restauro, risanamento conservativo  e ristrutturazione edilizia riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedano entro sei mesi dal termine dei lavori alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile.

Possono usufruire del bonus mobili coloro che hanno avviato una ristrutturazione dal 26 giugno 2012, cioè dalla data di entrata in vigore del DL 83/2012 che ha innalzato dal 36% al 50% il bonus sulle ristrutturazioni, al 31 dicembre 2014. La data di acquisto dei mobili deve essere successiva a quella di inizio della ristrutturazione.

Il pagamento può avvenire con bonifico bancario o postale, in cui vanno indicati la stessa causale utilizzata per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione edilizia, il codice fiscale di chi esegue il pagamento e la partita Iva del soggetto destinatario della somma. Ci si può inoltre servire di bancomat e carte di credito.



Note:
1.        La manutenzione ordinaria è una tipologia di intervento edilizio comportante opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quei lavori necessari a integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti.
Alcune regioni e comuni considerano di manutenzione ordinaria anche gli interventi che comportano l’impiego di materiali diversi dagli esistenti, purché compatibili con le norme e i regolamenti comunali vigenti.

2.       La manutenzione straordinaria è una tipologia d’intervento edilizio comportante opere e modifiche     necessarie per consolidare, rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare e integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, comportanti anche modificazioni dell’assetto distributivo di singole unità immobiliari, sempre che non si alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari ed in generale la destinazione d’uso.
Alcune regioni considerano di manutenzione straordinaria anche gli interventi che comportano la trasformazione di una singola unità immobiliare in due o più unità immobiliari o l’aggregazione di due o più unità immobiliari in una unità immobiliare.
N.B. Con circolare n. 57/E del 1998, par. 3.4, è stato affermato che “La manutenzione straordinaria si riferisce ad interventi, anche di carattere innovativo, di natura edilizia ed impiantistica finalizzati a mantenere in efficienza ed adeguare all’uso corrente l’edificio e le singole unità immobiliari, senza alterazione della situazione planimetrica e tipologica preesistente, e con il rispetto della superficie, della volumetria e della destinazione d’uso. La categoria di intervento corrisponde quindi al criterio della innovazione nel rispetto dell’immobile esistente”.

3.      Il restauro e risanamento conservativo è una tipologia di intervento che racchiude interventi rivolti a conservare l'organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell'organismo stesso, ne consentono destinazioni d'uso con essi compatibili. Tali interventi comprendono: il consolidamento, il ripristino ed il rinnovo degli elementi costitutivi dell'edificio, l'inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell'uso, l'eliminazione degli elementi estranei dell'organismo edilizio.

4.      La ristrutturazione edilizia è un intervento di revisione integrale di un edificio esistente con la possibilità di variazione di forma, sagoma, volume, superficie e anche destinazione d'uso. Sono interventi di ristrutturazione edilizia anche le opere di demolizione e ricostruzione integrale, che portano alla realizzazione di un immobile in tutto o in parte differente dall'originale


Le foto di copertina sono tratte da

casasantodomingo.it    Divani belli e buoni         ideare-casa.com        gizmodo.it         

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